giovedì 27 gennaio 2011


Cos'è il Teatro dell'Oppresso?


"Tutti possono fare teatro... anche gli attori... si puo' fare teatro dappertutto... anche nei teatri..." Augusto Boal



E' un metodo teatrale inventato e sviluppato da Augusto Boal negli anni '60, prima in Brasile e poi in Europa, e ora diffuso in tutto il mondo, che usa il teatro come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realta' interiore, relazionale e sociale. E' un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di "spett-attori" per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realta' che essi stessi vivono.

Consiste essenzialmente nell'uso del linguaggio teatrale diffuso, nell'uso dello spazio estetico e delle sue proprieta' gnoseologiche, per avviare processi collettivi di coscientizzazione, cioe' di cambiamento personale e sociale.

In altre parole si propone lo sviluppo della teatralita' umana al fine di analizzare e trasformare le situazioni di disagio, malessere, conflitto, oppressione, ecc.

Il Teatro dell'Oppresso (TdO) si compone di diverse tecniche che hanno il fine di rendere l'uomo protagonista dell'azione drammatica per allenarlo a essere protagonista della propria vita "insieme" ai suoi simili.

Dall'influenza del pensiero di Freire il TdO prende l'atteggiamento non indottrinante ma maieutico: non da' risposte ma pone domande e crea contesti utili per la ricerca collettiva di soluzioni.

Una delle sue principali ipotesi base e' che "il corpo pensa", ovvero una concezione dell'essere umano come globalita' di corpo, mente ed emozione dove l'apprendimento/cambiamento vede coinvolti tutti e tre gli aspetti, in stretta relazione. Il TdO si muove ai confini tra teatro, educazione, terapia, intervento sociale e politica.

Fulcro del lavoro e' l'analisi + trasformazione delle situazioni oppressive, di disagio, conflittuali, della vita quotidiana.

Pur toccando aspetti personali ed emotivi, il TdO non si pone come terapia, ma come strumento di "liberazione" collettiva che poggia sulla presa di coscienza autonoma delle persone, sullo "specchio multiplo dello sguardo degli altri".

Le diverse situazioni critiche possono essere affrontate usando tecniche e metodi appropriati:

il Teatro Forum,

il Teatro Immagine,

il Teatro Invisibile,

il Flic-dans-la-tete (Poliziotto nella testa),

il Teatro-Giornale,

e altri esercizi particolari.

L'ultima tappa del TdO e' stata il Teatro-Legislativo, esperienza inizialmente svolta a Rio de Janeiro dal 1993 al 1996 dove Boal, eletto deputato della Camera dei Vereadores, ha coordinato un progetto tramite cui gruppi sociali organizzati (donne, senza terra, disoccupati, ecc.) potevano esprimere i loro bisogni col teatro, traducendoli poi in proposte di legge discusse alla Camera e viceversa; inoltre, Leggi gia' presenti ma non rispettate venivano rafforzate tramite azioni di Teatro-Invisibile che mettevano in luce le inadempienze; e' un'esperienza che Boal chiama di "democrazia transitiva", ne' diretta ne' delegata, che connette maggiormente il legiferare e le Istituzioni coi bisogni chiave dei cittadini organizzati; esperienza che si sta proponendo ora anche in diverse citta' d'Europa, con qualche tentativo anche in Italia.

Oggi il TdO e' diffuso in tutto il mondo, con un centro storico a Rio (Centro do Teatro do Oprimido) piu' svariati gruppi e centri che hanno elaborato visioni particolari del metodo in diversi altri paesi.



Cos'è la "coscientizzazione"?


Ci si riferisce alla ricerca pedagogica e politica di Paulo Freire.

L'obiettivo della coscientizzazione e' di potenziare le conoscenze e le risorse dei gruppi facilitando un processo di apprendimento che diventa coscienza critica, "transitiva" e dialogica e potenzialita' di "liberazione". La coscientizzazione e' una pratica diffusa in molti paesi soprattutto in Sudamerica, centrata sulla fiducia nel "sapere" degli oppressi e sul ruolo problematizzante del conduttore che educa e apprende dialogando.



Fonte Giolli

mercoledì 26 gennaio 2011




ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL Teatro dell'Oppresso "ITO"
DICHIARAZIONE DEI PRINCIPI

Preambolo
1) Lo scopo base del TdO e' umanizzare l'Umanita'
2) Il TdO e' un sistema di Esercizi, Giochi e Tecniche basate sul Teatro Essenziale, per aiutare uomini e donne a sviluppare cio' che loro gia' hanno dentro se stessi: il teatro.

Teatro Essenziale
3) Ogni essere umano e' teatro!
4) Il teatro e' definito come l'esistenza simultanea - nello stesso spazio e contesto - di attori e spettatori. Ogni essere umano e' capace di vedere la situazione e di vedersi nella situazione.
5) Il Teatro Essenziale consiste in tre elementi: il Teatro Soggettivo, il Teatro Oggettivo e il Linguaggio Teatrale.
6) Ogni essere umano e' capace di recitare-agire (acting): noi dobbiamo necessariamente produrre azioni e osservare queste azioni e i loro effetti sull'ambiente. Essere Umano vuol dire essere Teatro: la coesistenza dell'attore e dello spettatore nello stesso individuo. Questo e' il Teatro Soggettivo.
7) Quando gli essere umani limitano se stessi nell'osservare un oggetto, uno persona o uno spazio, rinunciando momentaneamente alla loro capacita' e necessita' di agire, l'energia del loro desiderio di agire e' trasferita a quello spazio, persona od oggetto, creando uno spazio nello spazio: uno Spazio Estetico. Questo e' il Teatro Oggettivo.
8) Tutti gli esseri umani usano, nella loro vita quotidiana, lo stesso linguaggio che gli attori usano sul palco: le loro voci, i loro corpi, i loro movimenti e le loro espressioni; essi traducono le proprie emozioni e desideri nel Linguaggio Teatrale.

Il Teatro dell'Oppresso
9) Il TdO offre a ognuno lo strumento estetico per analizzare il proprio passato, nel contesto del proprio presente e conseguentemente inventare il proprio futuro, senza attenderlo. Il TdO aiuta gli esseri umani a recuperare un linguaggio che gia' possiedono - noi impariamo come vivere nella societa' facendo teatro.
Noi impariamo come sentire per mezzo del sentire; come pensare pensando; come agire agendo. Il TdO e' una prova per la realta'.
10) Gli oppressi sono quegli individui o gruppi che sono socialmente, culturalmente, politicamente, economicamente, razzialmente, sessualmente o in ogni altro modo, deprivati del loro diritto al Dialogo o in ogni modo danneggiati nell'esercizio di questo diritto.
11) Il Dialogo e' definito come un libero scambio con gli altri, come persona e come gruppo, nel partecipare alla societa' umana come eguale, nel rispettare le differenze ed essere rispettato
12) Il TdO e' basato sul principio che tutte le relazioni umane dovrebbero essere di natura dialogica: tra uomini e donne, tra razze, famiglie, gruppi e nazioni, il dialogo dovrebbe prevalere. In realta' tutti i dialoghi hanno la tendenza a diventare monologhi, che creano la relazione oppressi-oppressori. Riconoscendo questa realta' il piu' importante principio del TdO e' di aiutare a restaurare (to restore) il dialogo tra gli esseri umani.

Principi e obiettivi
13) Il TdO e' un movimento mondiale non-violento ed estetico che cerca la pace, non la passivita'.
14) Il TdO cerca di attivare la gente in un tentativo (endeavor) umanistico espresso dal suo vero nome: teatro di, da, e per l'oppresso. Un sistema che rende capace la gente di agire nella finzione del teatro per diventare protagonista, cioe' soggetto attivo, della propria vita.
15) Il TdO non e' ne' un'ideologia ne' un partito politico, non e' dogmatico ne' coercitivo, ed e' rispettoso di tutte le culture. E' un metodo di analisi e un mezzo per sviluppare societa' piu' felici. A causa della sua natura umanistica e democratica, esso e' largamente usato in tutto il mondo, in tutti i campi di attivita' sociale come: educazione, cultura, arte, politica, lavoro sociale, psicoterapia, programmi di alfabetizzazione e salute.
Nell'allegato a questa Dichiarazione dei Principi, sono elencati una serie di progetti esemplari per illustrare la natura e lo scopo del suo uso.
16) Il TdO e' ora usato in circa meta' delle nazioni del mondo, elencate nell'allegato, come uno strumento per forgiare scoperte circa se stessi e circa l'Altro, per chiarificare ed esprimere i nostri desideri; uno strumento per il cambiamento delle circostanze che producono infelicita' e pena, e per l'intensificazione di cio' che porta pace; per rispettare le differenze tra gli individui e gruppi e per includere tutti gli esseri umani nel Dialogo; e infine uno strumento per ottenere giustizia economica e sociale, che e' il fondamento della vera democrazia. In sintesi, l'obiettivo generale del TdO e' lo sviluppo dei Diritti Umani fondamentali.

L'organizzazione internazionale del Teatro dell'Oppresso (ITO)
17) L'ITO e' un'organizzazione che coordina e intensifica lo sviluppo del TdO in tutto il mondo, secondo i principi e gli obiettivi di questa Dichiarazione.
18) L'ITO fa cio' connettendo chi pratica il TdO in una rete globale, favorendo lo scambio e lo sviluppo metodologico; facilitando la formazione e la disseminazione delle tecniche esistenti; concependo progetti su scala globale; stimolando la creazione di Centri di TdO locali (CTO); promuovendo e creando condizioni per il lavoro dei CTO e di chi pratica il TdO e creando un punto d'incontro internazionale su Internet.
19) L'ITO e' della stessa natura umanistica e democratica tanto quanto i suoi principi ed obiettivi; essa incorporera' ogni contributo da quelli che stanno lavorando secondo questa Dichiarazione di Principi.
20) L'ITO si impegnera' affinche' chiunque usi le varie tecniche del TdO sottoscriva questa Dichiarazione dei Principi.